Costruisci un’arca. Prendi nomi, aggettivi, verbi, ecc. ecc. Prendi pure un eccetera o un chissà che sospenda il ragionamento quando si inceppa, che ti faccia immaginare il futuro della lingua, la destinazione, la rotta. Claudia Di Palma parla un linguaggio modernissimo, in questa poesia pubblicata da Vittorino Curci su “La Repubblica”. L’invenzione di un’Arca dell’Alleanza… Continua a leggere Claudia Di Palma: una nuova Arca dell’Alleanza
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“Dentro le cose vive / sento le cose morte”: la poesia di Ilaria Palomba
Gioia di restare è un gesto, residuo di esistenza bucata. Siamo inchiodati alla stessa croce, estasi è separazione. Vivaldi di notte, un verso di Alejandra e dopo l'acqua stilla, evapora, non possiamo berla. Dire acqua è dire nulla, non estingue la sete, la parola rivela un corpo estraneo. Se io ti vedessi su questa radura… Continua a leggere “Dentro le cose vive / sento le cose morte”: la poesia di Ilaria Palomba
Claudia Di Palma, “Atti di nascita”
La parola è un chiodo. Il verbo che tu incarnavi ti tolse di mezzo scavandoti piano. Riconobbi il tuo volto dal vuoto che vi cresceva rigoglioso al centro. Da lì tu mi guardavi senza mai sciogliermi, mi lasciavi ai miei giorni grossolani, io mi dimenavo con cose di scarso valore, monili d’argento, e tu, tutto… Continua a leggere Claudia Di Palma, “Atti di nascita”
Claudia Di Palma, “Altissima miseria”
Ti offro la mia bandiera bianca, ti porto nel luogo stupendo della mia resa, la scrittura, e spezzo le parole come pane. Queste briciole non hanno pietà dell’indifferenza. Si prendono spietata cura di tutte le cose. Con queste parole sferzanti Claudia Di Palma ci accoglie nel suo universo espressivo. È un esordio potentissimo. La poesia… Continua a leggere Claudia Di Palma, “Altissima miseria”