Il grande inganno del mondo

Con una lingua aspra e florida -frutto di una potente animalità letteraria su cui si innesta il lavoro arduo del cesello- Veronica scrive con L’inganno la sua lastra tombale. Non solo perché un suggerimento per la propria lastra tombale compare davvero, verso l’inizio del romanzo, ma perché un clima di totale cupezza domina queste pagine,… Continua a leggere Il grande inganno del mondo

I conti con un mito

Quando ho letto i diari di Montanelli –ormai più di dieci anni fa- li ho trovati privi di vita interiore, aridi. Gli unici tratti dell’uomo che emergevano erano un certo arrivismo frammisto a qualche tendenza depressiva. Non sono mai riuscito a comprendere appieno la grandezza giornalistica di Montanelli. Non mi sembra si ricordino di lui… Continua a leggere I conti con un mito

Il dolore e la luce del mondo: “Splendora” di Alessia Bronico

Con Splendora, la lingua di Alessia Bronico passa dalla poesia alla prosa. Passa portando con sé il bagaglio di luminosità e consapevolezza che la contraddistingueva in poesia. Splendora è un libro durissimo, che racconta di violenze e ristrettezze, ma anche di un desiderio d’altro che è qualcosa di più dell’ansia di riscatto: è una luce… Continua a leggere Il dolore e la luce del mondo: “Splendora” di Alessia Bronico

“Mazzarrona”: la natura e il tempo

Il mare, in Mazzarrona di Veronica Tomassini, è importante come la collina per Pavese. “Il vento che arrivava dal mare doveva purificare quel luogo immondo dove non germinavano nuove piantine, in una terra dura e bugiarda.” “La luce poggiava sulle nostre tenere spalle, su quelle di Mary. Il mare dietro le agavi era placido. La… Continua a leggere “Mazzarrona”: la natura e il tempo

“Aspettare, aspettare…” Uno sguardo su Mazzarrona, con la musica di Coltrane

Un giorno, da un CD ascoltato distrattamente in macchina, si è levata la melopea sforzata, lamentosa e dura di John Coltrane. Subito il pensiero mi è corso alle atmosfere allucinate, immobili, taglienti di Mazzarrona, il romanzo di Veronica Tomassini che avevo da poco iniziato a leggere e che sto ancora leggendo. Difficile spiegare il perché… Continua a leggere “Aspettare, aspettare…” Uno sguardo su Mazzarrona, con la musica di Coltrane

Con mano mozartiana: “Viviana del lago” di Giovanna Amato

Un giovane critico col carattere di un paladino, una pittrice famosa ma ignorata dalla critica, una sorella della pittrice che è la confidente ideale. Questi i tre personaggi principali sulla scena. Un lago vulcanico in Campania, su cui affacciano le case dei tre, è lo scenario. Giovanna Amato muove i personaggi e muove la penna… Continua a leggere Con mano mozartiana: “Viviana del lago” di Giovanna Amato

Al cuore della “fine della Storia”

Stavolta parlo di Vodka siberiana, il libro che Veronica Tomassini ha autopubblicato e che è disponibile solo ordinandolo da lei medesima, che lo custodisce come un oggetto sacro, da distribuire solo a chi lo cerca e lo vuole profondamente. Questo è il libro della santità di Veronica, che si è accollata il male di un… Continua a leggere Al cuore della “fine della Storia”

Veronica Tomassini: il beneficio di non fare sconti

Mi ero proposto di concludere con qualcosa di più impersonale, ma preferisco riportare le parole che ho scritto oggi all'autrice, a lettura ultimata. "Cara Veronica, ho finito il tuo romanzo, e mi dispiace averlo finito perché mi ci ero affezionato. In un passo dici: io so di saper vivere. Sì, questo è il romanzo di… Continua a leggere Veronica Tomassini: il beneficio di non fare sconti

Tra estasi e sradicamento: la lingua di “Sangue di cane”

A poche righe di distanza, due passi danno un’idea dello spettro tonale e stilistico di Veronica Tomassini. Non siamo stati soli, Sławek, non eravamo, io e te, se non strumenti nella volontà di un pensiero superiore. Strumenti e servi l’uno dell’altro per arrivare al buon Dio, il Padre che non costringe troppo nelle tenebre, che… Continua a leggere Tra estasi e sradicamento: la lingua di “Sangue di cane”

Veronica Tomassini, “Sangue di cane”

Mi rendo conto che è poco ortodosso scrivere di un libro che non si è ancora finito di leggere. Ma questo libro non ha nulla di ortodosso, per cui mi prendo la libertà di scriverne per frammenti. È l’incredibile storia d’amore tra una ragazza della buona borghesia palermitana e un immigrato polacco che fa il… Continua a leggere Veronica Tomassini, “Sangue di cane”