“Dentro le cose vive / sento le cose morte”: la poesia di Ilaria Palomba

Gioia di restare è un gesto, residuo di esistenza bucata. Siamo inchiodati alla stessa croce, estasi è separazione. Vivaldi di notte, un verso di Alejandra e dopo l'acqua stilla, evapora, non possiamo berla. Dire acqua è dire nulla, non estingue la sete, la parola rivela un corpo estraneo. Se io ti vedessi su questa radura… Continua a leggere “Dentro le cose vive / sento le cose morte”: la poesia di Ilaria Palomba

Claudia Di Palma, “Altissima miseria”

Ti offro la mia bandiera bianca, ti porto nel luogo stupendo della mia resa, la scrittura, e spezzo le parole come pane. Queste briciole non hanno pietà dell’indifferenza. Si prendono spietata cura di tutte le cose. Con queste parole sferzanti Claudia Di Palma ci accoglie nel suo universo espressivo. È un esordio potentissimo. La poesia… Continua a leggere Claudia Di Palma, “Altissima miseria”

Elisa Ruotolo, “Corpo di pane”

Da tempo dico che la migliore poesia italiana di questi anni è scritta da donne. È una poesia lontanissima dagli stereotipi sulla “scrittura femminile” e caratterizzata da una precisione di linguaggio che ha il suo antecedente in Emily Dickinson. Un esempio di questa scrittura è Corpo di pane di Elisa Ruotolo (nottetempo, 2019). Si apre… Continua a leggere Elisa Ruotolo, “Corpo di pane”

La durezza e la pietà: “Ovunque, proteggici” di Elisa Ruotolo

Leggendo Ovunque, proteggici mi è venuta in mente una quantità di riferimenti non solo letterari: a Cent'anni di solitudine di Garcia Marquez per la parte "archeologica" del libro, con la storia della famiglia Girosa; a C'era una volta in America di Sergio Leone e a Chiamalo sonno di Henry Roth per la parte ambientata nella… Continua a leggere La durezza e la pietà: “Ovunque, proteggici” di Elisa Ruotolo

Un libro-miracolo: “Una grazia di cui disfarsi” di Elisa Ruotolo

Una grazia di cui disfarsi (rueBallu, 2018, con illustrazioni di Pia Valentinis) è il libro che Elisa Ruotolo ha dedicato all’amata poetessa Antonia Pozzi; ma è anche l’inizio di una meditazione il cui frutto più recente è il romanzo Quel luogo a me proibito: meditazione sul desiderio e la negazione del desiderio, sul rapporto con… Continua a leggere Un libro-miracolo: “Una grazia di cui disfarsi” di Elisa Ruotolo

Elisa Ruotolo, “Quel luogo a me proibito”

In uno splendore linguistico inusitato nella narrativa italiana recente si srotola la storia di una donna senza nome, che cresce in una famiglia bigotta e senza amore e ne riporta le ferite per la vita. La prima parte del romanzo ci conduce fra i ricordi di un’infanzia fatta di regole assurde e consigli di vita… Continua a leggere Elisa Ruotolo, “Quel luogo a me proibito”

Elisa Ruotolo, “Ho rubato la pioggia”

Tre storie. Tre racconti così pieni di materiale narrativo che ognuno di essi è un romanzo. Ma un romanzo condensato, che implode folgorato da una lingua fortissima, che arieggia al dialetto senza mai impiegarlo, che impasta il letterario e il parlato in una miscela così intensa che bisogna cadenzare la lettura con molte pause per… Continua a leggere Elisa Ruotolo, “Ho rubato la pioggia”