Veronica Tomassini: il beneficio di non fare sconti

Mi ero proposto di concludere con qualcosa di più impersonale, ma preferisco riportare le parole che ho scritto oggi all'autrice, a lettura ultimata. "Cara Veronica, ho finito il tuo romanzo, e mi dispiace averlo finito perché mi ci ero affezionato. In un passo dici: io so di saper vivere. Sì, questo è il romanzo di… Continua a leggere Veronica Tomassini: il beneficio di non fare sconti

Tra estasi e sradicamento: la lingua di “Sangue di cane”

A poche righe di distanza, due passi danno un’idea dello spettro tonale e stilistico di Veronica Tomassini. Non siamo stati soli, Sławek, non eravamo, io e te, se non strumenti nella volontà di un pensiero superiore. Strumenti e servi l’uno dell’altro per arrivare al buon Dio, il Padre che non costringe troppo nelle tenebre, che… Continua a leggere Tra estasi e sradicamento: la lingua di “Sangue di cane”

Veronica Tomassini, “Sangue di cane”

Mi rendo conto che è poco ortodosso scrivere di un libro che non si è ancora finito di leggere. Ma questo libro non ha nulla di ortodosso, per cui mi prendo la libertà di scriverne per frammenti. È l’incredibile storia d’amore tra una ragazza della buona borghesia palermitana e un immigrato polacco che fa il… Continua a leggere Veronica Tomassini, “Sangue di cane”